Ipnosi

Se la persona che mi contatta fa un’esplicita richiesta di ipnoterapia o ritengo che per  risolvere una specifica situazione possa essere utile esplorare il problema attraverso la trance, concordo con il soggetto di provare l’ipnosi.

Che cos’è l’ipnosi?

L’ipnosi è uno stato alterato di coscienza prodotto dall’interazione tra due individui,  in un contesto terapeutico di libera scelta, favorito dal grado di motivazione (conscia e/o inconscia) del soggetto e volto al cambiamento di una situazione sentita come disagio. L’ipnosi può essere prodotta anche dall’individuo stesso, come nei casi di ipnosi spontanea o  di autoipnosi.
Approfondiamo il significato delle parole evidenziate:

Stato alterato di coscienza: è uno stato in cui il livello di coscienza si concentra su un piano di attenzione diverso da quello ordinario. Quando vivo uno stato di trance la mia capacità attentiva si concentra su tutte le sensazioni somatiche che avverto fisicamente e sulle immagini che produce la mia mente. L’attenzione che normalmente ho rispetto al contesto esterno – l’ambiente in cui mi trovo, le persone con cui mi trovo – rimane, ma l’attenzione si sposta da un’altra parte: quello che mi circonda continuo a percepirlo, lo avverto, ma non interessa più di tanto. M’interessa più quello che avviene nel mio corpo e nella mia mente.
Un esempio è quando ci troviamo al cinema: siamo consapevoli di avere gente accanto e intorno a noi, sentiamo gli odori presenti nella sala, ci arrivano i rumori provenienti dalla sala in cui ci troviamo, eppure siamo talmente concentrati sullo schermo che tutti questi aspetti passano in secondo piano, perché tutta la nostra attenzione è nella storia che stiamo osservando.

Due tipi di interazione ipnotica: l’ipnosi può appartenere all’interazione tra due individui oppure al fenomeno detto “autoipnosi”.
La prima forma di ipnosi è quella in cui c’è un operatore, l’ipnoterapeuta, che aiuta un’altra persona a entrare in trance, quindi c’è un soggetto che induce la trance. Questo il tipo di processo ipnotico più conosciuto.
L’altro tipo di processo, invece, può svilupparsi in un individuo che è particolarmente allenato a sperimentare dentro di sé il fenomeno della trance.

Libera scelta: in genere intorno al fenomeno ipnotico c’è sempre un’aura negativa, di qualcuno che subisce inconsapevolmente una suggestione, una trance da parte di qualcuno che lo vuole sottomettere al suo volere.
In televisione spesso si vedono dei soggetti ipnotizzati ai quali viene chiesto di fare cose bizzarre, oppure si leggono articoli di cronaca in cui persone per strada vengono ipnotizzate e indotte a cedere soldi. In realtà nessuno può ipnotizzare un soggetto senza che ci sia un consenso! Molte informazioni mediatiche nulla hanno a che fare con il vero fenomeno dell’ipnoterapia.
L’ipnosi è uno stato che si produce quando una persona liberamente sceglie di assecondare lo stato di trance: durante lo stato di trance io faccio e dico solo che le cose che mi appartengono profondamente e che io voglio fare e direNeanche l’ipnoterapeuta più esperto può obbligarmi a fare quello che non voglio!

Motivazione: la motivazione ad abbandonarmi allo stato ipnotico può essere conscia, quindi consapevole, oppure inconscia. Entrambi gli aspetti possono giocare un ruolo fondamentale, ma chiaramente se io non ho motivazione a farmi ipnotizzare (perché non mi fido, perché ho troppa ansia etc.) io non verrò mai ipnotizzato.

Cambiamento: l’ipnoterapia è uno strumento volto ad condurre il soggetto da una condizione di disagio, che vive come fonte di sofferenza, a una condizione di cambiamento, perciò questa tecnica è sempre volta a un fine positivo, di guarigione e di liberazione della persona da una serie di aspetti che sono diventati soffocanti.
Un’altra cosa che è bene conoscere è che l’ipnosi è una condizione fortemente basata su correlati di natura neuro-psico-fisiologica: cioè consente di influire sulle proprie condizioni fisiche, psichiche e comportamentali. 
L’ipnosi influisce sul modo in cui il mio corpo sente certe emozioni, ad esempio attraverso il respiro, la sensazione di caldo/freddo, il rilassamento dei muscoli, la lacrimazione degli occhi o la sudorazione del corpo. Quindi posso utilizzare questa tecnica per migliorare le condizioni fisiche in cui si trova una persona, nel caso ad esempio di malattie croniche o psicosomatiche, come dermatiti, disturbi intestinali etc.

Applicazioni cliniche dell’ipnosi: l’ipnosi è una tecnica di comunicazione estremamente  versatile e può risolvere problematiche di diverso tipo. Funziona molto bene per i disturbi legati allo spettro dell’ansia: attacchi di panico, ansia generalizzata, fobie, ossessioni.
Nei disturbi dell’umore in cui non sia presente uno stato psicotico florido: depressione, ciclotimia. Con i disturbi psicosomatici come gastriti, coliti, mal di testa, disturbi dell’alimentazione.
In particolare modo è stata testata in maniera efficace sui disturbi da stress post traumatico, con persone che hanno vissuto un incidente, un grave trauma oppure un abuso; con i problemi di dipendenza da sostanze come l’alcool, le sigarette, il cibo.

Anche nel campo odontoiatrico è molto utilizzato proprio perché aiuta la persona a gestire l’ansia dell’intervento.

Infine è molto efficace nella modulazione del sistema immunitario di quelle persone che accusano dei deficit, che si ammalano facilmente o che hanno delle malattie di cui il sistema immunitario è ipersensibile e ipereccitabile (connettiviti, artrite reumatoide, morbo di crohn, rettocolite ulcerosa).